nera la città, di taglio all'imbrunire.
Spezza. I silenzi dei cipressi,
vola l'urlo al di sopra dei sensi.
Sputa. Parole bruciate, dondola
Morfeo in balia tra le pieghe del male.
Fugge. Il pensiero, al di la del mare
volteggia leggero su rovine di genti andate.
Sussurra. Frasi lievi, sui campi semitate,
dal vento trasfigurate, come le dune di sale
nel grande deserto delle possibilità umane.
Mauro
Nessun commento:
Posta un commento