venerdì, maggio 05, 2006

il luogo comune


Il luogo comune è un ampio salone, con il camino in marmo e i mobili liberty.
Un'ampia vetrata e la biblioteca di rimpetto, dove il sole si adagia nelle calde sere d'estate.

Il luogo comune è un prato fiorito, con un'antica quercia e l'odore di rugiada.
Una pineta a confine, un cigno ed il suo stagno, e frutti di sottobosco pronti alla raccolta.

Il luogo comune è una fiordo solitario, con un relitto rovesciato sulla spiaggia acciottolata.
Il sole basso e stanco, e uno scoglio all'orizzonte ad aspettare la sua sirena.

Il luogo comune è una cara amica, con cui danzare sotto la luna e parlare del tempo che farà.
Ore spese in compagnia, di una carezza mancata e quel che non sarà.

Il luogo comune è pacificare il cuore. Generalizzare, globalizzare e quindi banalizzare.
Uscire dal cosmo personale e sentirsi partecipi del tutto, che soffre e somatizza insieme a noi.

Perché nel luogo comune, la regola è "mal comune, mezzo gaudio"...

Mauro

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